giovedì 1 dicembre 2011

Polly Morgan - Taxidermie: stupéfaction, étonnement ou scandale?

Perchè in tutte le cose c'è un inizio e una fine? E soprattutto, perchè la fine ha sempre una strana somiglianza con l'inizio? E' come se la natura si preoccupasse di voler terminare ogni volta un ciclo, in cui però la fine non è esattamente identica all'inizio. Si, la natura, l'insieme di esseri viventi e inanimati nella sua forma complessiva, e si sa, tra gli esseri viventi non siamo gli unici a farne parte, perchè dove voglio condurvi è nel mondo animale e alla "Tassidermia". Tra fringuelli morti, piume, peli e bottiglie di soluzioni, arriva "Polly Morgan". Nel suo mondo apparentemente sordido, dove la morte può essere bella e la tassidermia è una forma d'arte, Polly è una vera maestra nel metodo di imbalsamazione delle sue opere, che modella per farle divenire una vera e propria meraviglia dell'arte moderna. Morgan non vede gli animali con cui lavora come creature che un tempo hanno vissuto e respirato, ma li vede esattamente nello stesso modo in cui un pittore guarda la vernice, come materie prime il cui unico uso è per la costruzione dell'artista. La carriera della bella bionda di East London è stata fortuita. Dal suo mondo immaginario di tassidermia fai da te, Polly inizia a prendere lezioni da un professionista in questione "George Jamieson", ma la grande occasione avviene allo "Zoo Art Fair" quando il suo primo pezzo, un topo bianco raggomitolato e la pelliccia traboccante da un bicchiere di champagne, viene venduto prima che la fiera d'arte aprisse. Dall'esperienza nello zoo il pubblico comincia ad interessarsi, ma è anche me che riesce ad ammaliare con uno dei suoi ultimi lavori: "Psychopomps". Una mostra dove Morgan si ricollega alle creature che nelle tradizioni religiose e mitologiche trasportano le anime nell'aldilà (Hermes e Caronte, le Valchirie) immaginandoseli come macchine volanti costituite da gabbie toraciche umane che proteggono degli uccelli rossi tenuti in sospensione da palloncini. "Psychopomps" è questo, creature  riassemblate in una distorsione della natura, come se drogate da un sogno, pronti a viaggiare in qualche luogo lontano dove gli ibridi evocano da un lato, la natura metaforica di questi conduttori d'anima, e dall'altro, le tradizioni della tassidermia e il suo tentativo di rinvigorire i corpi di animali morti. Topi in bicchieri di champagne, pulcini imbrigliati pronti a scoppiare palloncini, dalle cuciture di bare o auricolari di una cornetta telefonica....Per la prima volta il corpo umano è stato implicato in questo gioco macabro e nelle ali di corpi animali 'che non sono più riconoscibili dalla vita. E allora, stupore, meraviglia o scandalo?