giovedì 28 luglio 2011

Peter Saville - Joy Division, non seulement!

Datemi una band, datemi il loro sound, datemi il loro disco, ma piuttosto, datemi la sua copertina. E' proprio questo di cui vi volevo parlare "La Copertina". Non è solo un pezzo di carta stampato, è molto di più, ha una funzione fondamentale: ha lo scopo di catturare l'attenzione del potenziale lettore, (in questo caso un compratore di dischi), nel modo più semplice ed efficace, tramite il testo e le immagini. Insomma, è colei che tutto muove. E a capo di questa creazione è lui:  "Peter Saville", "Graphic Designer". Si, perchè è il Graphic Designer che crea questo prodotto di comunicazione. Peter Saville è un inglese Art Director e Graphic Designer che durante l'anno 1980 disegna per la "Factory Records", famosa etichetta discografica inglese, decine e decine di copertine per molti artisti, in particolare i "Joy Division" e "New Order". Ma l'ultima volta che Saville disegna per i Joy Division è nell'album "Closer", rilasciato poco dopo la morte suicida nel maggio 1980 di Ian Curtis, rappresentando in modo controverso il corpo del Cristo sepolto. Nel 1993 lascia Londra e si trasferisce a Los Angeles e Saville cresce sempre di più  nel campo pubblicitario, ma è anche alla moda che si avvicina. Di fatti collabora con Jil Sander, Christian Dior, Stella McCartney e Raf Simons insieme al suo amico fotografo di moda Nick Knight. Nel 2003 espone l'opera di progettazione grafica scritta da Rick Poynor e disegnata da Saville al "Design Museum" di Londra e nell'anno seguente diventa direttore creativo della città di Manchester, come consulente. Lui, la leggenda della progettazione grafica è un acuto osservatore della società e non timido nel rivelare la sua opinione. Con la sua visione sullo "status quo", non ha solo un contributo interessante a questo compendio digitale di opinioni personali, ma anche per il festival TRANSMISSION1 a Berlino dove ha fondato la propria auto. Il 1998 500 SL e la sua riproduzione stereo della canzone "Transmission" dei Joy Division, sono stati la sua dichiarazione d'avanguardia.














giovedì 14 luglio 2011

Rick Genest - le zombie est à la mode

Si dice che un tatuaggio tira l'altro, in questo caso il corpo assume le sembianze di un vero e proprio cadavere in decomposizione. Si chiama Rick Genest, canadese, classe 1985, fashion model, e potete chiamarlo per l'appunto Zombie Boy. Tatuato dalla testa ai piedi, il canadese Rick, diventa il volto del brand Thierry Mugler, ed è proprio il direttore creativo della maison Nicola Formichetti che lo scopre. "Rico lo zombie" scorre sulla passerella di Mugler a Parigi nel gennaio e marzo dove incarna il volto del ready-à-porter autunno / inverno 2011/2012. Nelle settimane della moda parigina, si trova a collaborare nel video di Lady Gaga - Born This Way, che ha visto più di 31 milioni di spettatori su YouTube. La sua apparizione a Gaga suscita curiosità: a Budapest, dove gira 47 Ronin, un samurai epico interpretato da Keanu Reeves. Ma la vita quotidiana del giovane, che insieme ad alcune infrazioni di qualsiasi genere a Montreal, non cambia. Le sue scoperte più recenti non hanno nemmeno cambiato il suo gusto nell'abbigliamento. Uno zaino sulle spalle per tirare attraverso il tappo nero con visiera, il nuovo beniamino della passerella, posta di fronte a noi, più simile a un "seccatoio" - un lavavetri - come una vittima della moda. Occhi cerchiati di nero, tatuaggi e piercing al naso, una ragnatela disegnata nell'orecchio, egli emana una timidezza sorprendente. Questo è Rick Genest, l'uomo e lo zombie inseparabili. L'uomo dei morti viventi.











martedì 5 luglio 2011

la mode rencontre la danse - Janie Taylor pour Chloé

La moda è in movimento. Siamo al New York City Ballet e la prima ballerina Janie Taylor è l'immagine per la collezione Chloé Primavera/Estate 2011. Lei, immagine di eleganza, avvolta tra tulli, chiffon e jersey. Janie balla sensualmente ad un ritmo lento, quartetto d'archi di musica con il suo dancepartner Justin Peck, mentre i suoi abiti cambiano gradualmente da un abito all'altro. La complessità e la bellezza del balletto è perfettamente plasmabile, dando allo spettatore l'opportunità di godere a pieno la raccolta di immagini da tutte le angolazioni e con movimento. Questa stagione Chloé esprime una sensazione di energia e ottimismo. Janie raccoglie grazia e femminilità, che complessivamente impersona la donna Chloé. A designare il film è il direttore creativo James Worthington DeMolet, ma è il direttore Bon Duke che cattura questi momenti di equilibrio mentre i due ballerini si esibiscono al Lincoln Center di New York. La routine è stata concepita appasionatamente da Peck, nel tentativo di catturare gli aspetti multidimensionali del balletto sulla macchina fotografica. Il progettista di Chloé Gaby Aghion è rinomato per il suo stile bohemien personale e per la progettazione di abiti che accentua gli aspetti della femminilità morbida. Con questi, Taylor e Chloé sembrano una coppia perfetta.